incesto
Emozioni (e fantasie) di una madre
di geppettino2003
14.06.2020 |
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"Entrambi sappiamo (ci manca la forza di ammetterlo, di parlarne) ma da lì a trasformarli in realtà…
Ed invece..."
Ci ha intrigato il forte travaglio interiore di una mamma che, utilizzando il pc del figlio, ha scoperto che il suo bel marpione legge i nostri racconti (e non solo) lasciando ben in vista le emozioni che si regala. Leggendo i commenti della bella mamma ai nostri racconti, e le nostre risposte alle sue mille domande sul come fare, come comportarsi, come opporsi a morbosi attacchi, scopre, invece, il crescere di intimi turbamenti di madre davanti alle, palesi, provocazioni del figlio.
Il suo essere moglie, le sue prime reazioni di mamma, quei suoi pensieri di donna, le sue fantasie di femmina, ci hanno intrigato a tal punto che l’abbiamo accompagnata a gioire di un diverso, perverso, rapporto di amore.
Nei suoi contatti abbiamo percepito la lotta tra il suo ruolo di apprensiva mamma e le intense voglie di esibizionista femmina... È iniziato così un lungo scambio di pensieri. Le sue riflessioni unite alle nostre considerazioni in un crescendo che, piano piano, hanno trasformato fantasie, ed emozioni,
della amorevole mamma in una, intrigante, trasgressiva e complice, MILF!
Chi ci ha letto sa che, negli ultimi racconti, (aiutati dal nostro rapporto -mamma/figlio Vs figlio/madre-) cerchiamo di essere empatici. Viviamo le emozioni, i desideri, le voglie che ci vengono trasmesse, trasformando piccanti fantasie in morbose realtà.
Da qui il racconto.... che vogliamo dedicare alle mamme che ci leggono (sono tante!), che vivono i tanti turbamenti dati dal propri figli, ben consapevoli che il loro essere femmine è lo stimolo delle prime erotiche fantasie per esaltanti sogni e sconvolgenti seghe.
Alcune si adirano per la vergogna!
Tante sorridono con malizia!!
Molte cedono...
Tutte, inevitabilmente, subiscono!
Non diremo Il suo nome, (la riservatezza ci contraddistingue, ed è l’impegno che abbiamo assunto nel chiederle l’opportunità di raccontare la sua - nostra - intrigante storia).
46 anni, si è descritta come una donna normale, non una gran fica, ma un fascino erotico, e una sensualità, molto evidente, nel suo curarsi e nel proporsi. Femmina capace di valorizzare l’accattivante quarta di seno assieme all’intrigante fondoschiena con chiappe alte e ben modellate.
Il figlio di anni 19, universitario, non è il superdotato che riempie la fica digiuna di cazzi, ma un ragazzo normale, come normale si può essere a quell’età, quando al proliferare degli ormoni si dissocia il presente dalla realtà, il giusto dallo sbagliato, proiettandolo verso il perverso ed il morboso.
Persone come tante. I vicini di casa o, visto il suo lavoro, l’insegnante di lettere di vostro figlio, o l’amico del cuore del vostro di ragazzo.
Nel nostro provocarla, ci ha confessato di vivere, ancora oggi, intensamente, il proprio rapporto di coppia, intimo, discreto, anonimo, consapevole che il tempo trascorso stava per incidere, trasformando la piacevole passione nel più alto, e puro, sentimento di rispetto.
Ma non è il solo rispetto che rinsalda un rapporto c’è di più, molto di più.
Allora perché non arricchire quel suo rapporto di fantasia, intrigo, trasgressione, della eccitazione che può dare il lussurioso mondo del porno. Quel porno costruito su storie possibili, reali momenti di vita quotidiana domestica o professionale, che scatenano, in chi guarda, la empatica voglia di vivere l’eros, la lussuria, la libidine.
Con una ultima fantasia (sempre più convinta di saper essere anche lei una fenomenale pornostar) che, da un po’, sta prendendo forma. La voglia di riprendere la conturbante professoressa tornare a casa, eccitata per aver provocato i suoi discenti con una azzardata scollatura, esaltata da un profondo respiro, o uno scorcio di coscia impreziosita da una velatissima seta nera, attizzare il suo uomo e farsi sbattere selvaggia sul tavolo della cucina, godere e poi rivedere assieme le sue performance per continuare in una notte di erotiche follie.
Fantasie, purtroppo, irrealizzabili con un figlio in casa!
Tutto, come spesso accade, è iniziato per caso, senza l’intendimento che potesse succedere qualcosa e senza minimamente poter immaginare che...
Quante docenti utilizzano chiavette USB per salvare materiale didattico, quante ne smarriscono nel loro essere sbadate. Il dover salvare un lavoro svolto sul proprio pc e non avere a portata di mano la chiavetta, allora, sul momento, utilizzare una delle svariate memorie esterne del proprio figlio, senza badare alle circostanze del proprio fare e scoprire, ormai tardi, dell’errore commesso.
Si! Ha sbagliato chiavetta e
Pochi secondi per trovarsi davanti ad una personalissima collezione di file porno, video ed immagini delle più svariate tipologie. Tutte rigorosamente catalogate, secondo schemi assolutamente personali. Rapidi click del mouse ed immediate chiusure per scoprire corpose cartelle di hairy, mature, saggy tits, e intensi footjob.
Reazione normale: sorpresa, rabbia, forse una iniziale vergogna, poi un pensiero comune non a tutte, ma a tante, (molte) che non si scandalizzano al pensiero che il proprio figlio sta crescendo.
Nel suo essere rimasta perplessa dalla scelta delle immagini e dei video caricati, ha preso atto di avere un figlio
decisamente molto fetish, a cui piacciono, sicuramente, le donne e, sembra, prediliga quelle di una certa età!
Poi il pensiero a quel suo intimo segreto, la conferma che i video hard sono diventati il carburante per il suo privato spettacolo a letto. Quindi la considerazione: ci mancherebbe altro che un ragazzo di 19 anni non abbia lo stesso suo diritto.
Staccato tutto e rimessa l’usb al suo posto con la giusta convinzione che, in fondo, ognuno ha la sua sessualità e la vive come crede, quindi ritornare a quel suo ruolo di mamma, rispettosa della privacy del proprio ragazzo e decidere di non dire, o fare, niente.
Pensieri che, inevitabilmente, vengono sopraffatti dalle quotidianità fatta di giorni frenetici, scuola, casa, famiglia nel misurato equilibrio di ruoli, valida insegnante, attenta casalinga, innamorata moglie e amorevole mamma.
Poco tempo, e molti impegni, per pensieri non usuali.
Quella era l’iniziale intenzione!
Poi un sabato pomeriggio. Fuori un, acquazzone, il marito uscito, il ragazzo a casa di amici e, sola, a combattere con la lavatrice. Il solito fare da donna esperta, camice, lenzuola, pedalini e, tra le dita, gli induriti boxer del figlio.
Non era la prima volta che prendeva atto della esuberanza sessuale del ragazzo, con l’orgoglio di mamma, le era capitato di sorridere alle prime macchie tra le sue lenzuola, e a quei dilatati tempi chiuso in bagno. Un normale fare per un diciannovenne, per giunta dedito al piacere della sana pornografia.
Davanti ad un attimo di sorpresa, subito una considerazione, stavolta più che un pensiero, forse più giusto una fantasia, diciamo pure una curiosità: con quale video, o immagine, aveva goduto il suo ragazzo? Solo pochi secondi per potersene accertare.
Raccontiamo noi la sorpresa nello scoprire che l’ultimo accesso alla rete del figliolo era su Annunci69, e dalla cronologia una serie di racconti.
Quindi non immagini, video, foto ma racconti!
e l’ultima lettura dal titolo “Dedicato a Musa inquieta”
Un nostro racconto!
Esperta di rete in poco tempo è risalita, dalla cronologia, al sito e dal sito a noi, per un suo commento al nostro scritto
- Curiosa ho letto il vostro delicato racconto, mi ha intrigato il crescere di piacevoli emozioni di una bella donna capace di esaltare il proprio corpo tra dita esperte lasciandosi trasportare al solitario piacere. Complimenti! Mi avete fatto vivere le emozioni di una intrigante femmina che ha preferito gioire, in solitario, del proprio corpo rinunciando ad una sicura notte di erotiche follie. È stato come se la mia mente stesse vivendo quelle stesse emozioni che leggevo, il mio corpo si stava unendo a quei sussulti, a quelle vibrazioni a quei tremori che, ben descritte, stavano per stimolare ed esaltare la mia fantasia. Mi è stato difficile scacciare quei pensieri prima che si trasformassero in un qualcosa di difficile gestione.... senza accorgerme, che ero accaldata. Bravi!-
Un commento seguito dal sua attivare un anonimo profilo sul sito fatto senza una precisa ragione.
Come nostro solito, quando leggiamo commenti (speranze) cerchiamo, con la discrezione che ci contraddistingue, di scoprire di più da riflessioni/confessioni.
- Tesoro grazie. Il tuo commento ci ha resi felici nell’averti trasmesso quelle stesse emozioni che scriviamo (viviamo). Raccontaci di te...
Così è iniziato il nostro, lungo, rapporto, fatto di scambi di pensieri, di nostre (sottili) provocazioni e di sue, sempre più intime, aperture. Scoprire che il suo essere sul sito è merito (colpa) delle seghe del figlio e confessarci:
- Toccarmi è sempre piaciuto anche a me, sin da ragazzina ho vissuto in solitario la mia sessualità godendo delle intriganti opportunità che ti offre la fantasia. Al mio uomo piace vedermi masturbare e, io non disdegno a farlo. Nei nostri intimi momenti inizio così da sola, tenendo alta, e salda ancora oggi, la mia vita sessuale, ed affettiva, non facendo mancare nulla al mio uomo, e vivere intensamente il mio di piacere.
E così ....fino all’ennesimo bucato. Il boxer indurito di un piacere secco tra le dita... e confessarci il suo primo assillo:
- Però che maiale! Ci sta che si masturbi, ma perché scarica il suo piacevole orgasmo consapevole che quei boxer li avrei, comunque, presi in mano io, sua madre! Solo pochi secondi per chiedermi di nuovo quali fantasie ci fossero dietro all’orgasmo il cui frutto giaceva tra le pieghe di quel suo intimo che stringevo tra le dita. Anche se turbata, ho lasciato che la mia curiosità trovasse risposte. In camera sua, la chiavetta era al suo posto, acceso il portatile. Tre minuti ed ero nella cronologia. Tra i tanti video, una “Milf”, con indosso una preziosa lingerie, si masturbava, furiosa, la fica con ogni dettaglio ben in vista. Guardare una che potrebbe benissimo essermi coetanea che si chiavava con due dita mentre con l’altra mano si muoveva sul clito, in poco, mi ha intrigato.
- Raccontaci la tua emozione.
- Vedere la pelle lucida di un caldo intimo bagnato, sentire il rumore del palmo che sbatte sull’umido pube, il respiro che si spezza, che si trasforma in gemiti, in lunghi sospiri mentre arriva l’orgasmo e, senza rendermene conto, mi stavo accarezzata sopra la leggera gonna. Pochi secondi di debolezza e, assalita più dalla paura che delle vergogna, mi sono imposta di chiudere tutto. Non prima di aver letto quelle vostre lettere tra madre e figlio. Un grande affetto trasformatosi in amore, il dovuto rispetto diventato forte passione e, di nuovo quella sensazione di empatia coinvolgermi. Con quel suo boxer tra le dita la lettura è diventata un piacevole turbamento.
La nostra risposta nel confessarle.
- Tesoro in quegli scritti c’è la nostra storia. L’amore di una mamma per un figlio può andare oltre quello che, per tanti, non è lecito. Supera qualunque regola etica e morale, si proietta in qualcosa di sublime. Un figlio ama con una diversa passione ed una madre si offre con tutto il più bello di se stessa.
La nostra prima provocazione! Nel suo riscontro un’altra ammissione:
- La fantasia ha prevaricato la realtà. Ho chiuso tutto con la voglia di distendermi sul letto e darmi un po’ di coccole. È tanto che non lo faccio per me stessa. Mi sono spogliata, restando in lingerie, indumenti non preziosi ma neanche anonimi, e davanti al grande specchio sopra il comò, volutamente inclinato, ho iniziato ad accarezzarmi. Si volevo vedermi godere! Una mano, lentamente, sul morbido seno, tra le dita stringevo gonfi capezzoli, l’altra a giocare con i ricchi riccioli di un intimo pervaso da un invitante calore. Pochi minuti perché le fantasie che coinvolgevano il mio amato marito passassero a ben altro. Il mio corpo tremava, il respiro cresceva, gemiti salire e lo specchio restituirmi il piacere del mio esperto fare. Ho goduto con pensieri non certo usuali nella testa di una madre. È stato un orgasmo intenso, forte, nuovo, diverso e bellissimo...
Poi un senso di colpa assalirmi. Non è stato facile scacciarlo! -
Scossa da un qualcosa di nuovo, diverso, forte, si è inizialmente, imposta di reagire al crescere di lascivi pensieri, imponendosi di lasciare in pace il proprio ragazzo, al quale riconoscere la stessa libertà che lei stessa si concede nelle sue calde notti!
Quello è stato il momento dove il suo esibizionismo di femmina (debole moglie) ha cominciato ad incidere sul ruolo di amorevole, comprensiva, mamma.
La nostra risposta:
- Amore le fantasie non fanno male a nessuno, tranne a quelli che le coltivano come fossero una ossessione. Vivi il tuo corpo in modo libero e lascia a lui la tua stessa libertà... P.S. Raccontaci ancora dei tuoi piaceri....
In casa alcun segnale, associato all’intrigante fare del figlio, tutto rientrava nel
normale scorrere di giornate tranquille in una famiglia normale.
Tranne il suo permanere nel sito con il solo intento di godere delle emozioni che riesce a dare la lettura e condividerle in un nuovo gioco con il marito. (non certamente con i nostri incestuosi racconti).
Poi ancora nel cesto del bucato la prova dell’ennesima sega del ragazzo. Pochi secondi perché quella voglia assalire un diventato debole corpo e andare a guardare ciò che aveva accompagnato suo figlio all’ennesimo solitario piacere.
- Una nuova sessione di video, tutti cortometraggi amatoriali tratti dalle sezione “Palco delle Esibizioniste” di Annunci69. Un rapido giro ed accertarmi di intriganti video di solo donne mature regalarsi solitario piacere. Ultraquarantenni, senza pudore senza vergogna, l’anonima donna della porta accanto che protetta dalle sue mura si trasforma nella maiala che sa, e che vuole essere. Un dettaglio i loro capelli lunghi tutti tendenti al castano scuro vicino al rosso mio colore preferito. Poi il lungo racconto “Metto mamma in rete” Ho letto per la prima volta cose che non avevo mai approfondito. Quella conturbante mamma che si accarezza lasciva rapita da forte eccitazione, dite vogliose che spaziano su un corpo che freme con la mente che viaggia in assurde fantasie, rapita da un piacere che non ha limiti … Una mamma che gode invocando l’amore del proprio figlio!!! Pur scossa e spaventata dall’idea dell’incesto, pochi minuti, di nuovo, da sola, nuda, davanti a quel mio grande specchio, godere anch’io come quella calda madre. Pura follia o primi segnali di debolezza...
Stavolta la nostra risposta secca, dura, violenta e mirata:
- Amore tuo foglio ti sta mandando segnali! Non crederai mica che non si sia accorto del tuo smanettare sul suo computer...
Nessun riscontro al nostro attacco, solo lungo periodo di silenzio, di non risposte alle nostre provocazioni ma, comunque, di costante presenza sul sito, sino a chiederci:
- Che segnali? -
Solo curiosità?
- Se desiderasse anche te in quelle immagini, se ti sognasse protagonista dei nostri racconti, o attrice di quei video.
- Non mi ci fate pensare!
- Immagina sia tu a riprenderti e poi far girare le tue immagini su quel “Palco” e finire nella personale raccolta di tuo figlio. Chissà quali eccitanti apprezzamenti ti potrebbe riservare!
- Mi chiedete una cosa impossibile.
- Soddisfa quella tua fantasia, esibisciti ma per lui. Vedrai ti verrà spontaneo.
- Non è possibile!
- Fallo! Il tuo ragazzo si da piacere guardando una donna della tua età, con i tuoi rossi capelli, con le mani tra le cosce che geme. Gode del suo piacere immaginando che sì, anche sua madre saprebbe come farlo eccitare, con il suo corpo che trema tra dita che, veloci, si muovono. Pensa che percepirebbe l’essenza della tua eccitazione, il buon odore di sua mamma, guardarti mentre, e come, sai eccitarti da sola, scoprire quanto ti piace… guardarti accarezzarti, fremere, ascoltare il tuo respiro crescere trasformarsi in sospiri e...godere.
- Non voglio, né posso, uscire di testa.
Ancora altri, lunghi, giorni di assoluto silenzio nei quali si è concretizzata la sua lenta metamorfosi, sino a riscontrare la nostra provocazione:
- Oggi ho trovato l’ennesimi boxer nel cesto della biancheria. Ho esagerato! Era ancora bagnato, caldo!Pc acceso, chiavetta inserita, dati recenti: Milf footjob. Un bel cazzo dritto, una cappella grossa, e una mano che, lenta, lo accarezzava. Lo stringeva tra le dita, lo segava in modi diversi. Sono anni che non faccio una sega. Mio marito non ne sente la necessità. Ho guardato le mia mani ben curate, le dita affusolate le lunghe unghie sempre smaltate belle ed eleganti e cedere ad un primo, devastante, pensiero: Mio figlio apprezzerebbe le mani di sua madre, gli piacerebbe farsi segare da due mani così.
Abbiamo subito approfittato del primo, vero, segnale di debolezza :
- E se ha goduto immaginando fossero tue le mani attorno al suo membro dritto, tosto duro… Lascia alla tua fantasia di spaziare nel morboso del perverso. Vedrai come morirai dal piacere. Sarà la tua fantasia, che ti porterà all’orgasmo, sdraiati sul suo letto, lasciati andare a pensieri perversi, odora la sua essenza di maschio, accarezzati con quel boxer umido. Chiudi gli occhi, senti il suo seme sul tuo seno, come impazzita, torturati il clitoride. Portalo alla bocca, succhia dal cotone il suo piacere. È buono, ti piacerà. Pensa a lui, immagina come potrebbe far godere sua mamma. Immagina cosa farebbe potendoti guardare. Pensa sia tu l’attrice dei suoi porno! Fallo e lascia il tuo odore di femmina sul suo letto poi raccontaci il tuo piacere, ed aspetta...
Quasi immediata la sua ammissione:
- Si! È successo! Mi sono ritrovata con il boxer umido in mano, senza controllo e, senza rendermene conto, annusandolo ho cominciato a fantasticare. Odorava di sesso. Scoprirmi Intimamente bagnata e non riuscire a scacciare pensieri assurdi. Ad occhi chiusi, il suo corpo ha cominciato a prendere forma, diventare il fan, davanti al quale mi volevo (dovevo) esibire. Etereo davanti a me ed io parlargli : Amore guarda come ti fa godere la tua mamma, guarda quanto è brava a farti una sega… guarda come mi eccita farlo, godimi addosso, riempimi le mani, il corpo del tuo caldo seme, che poi lo pulisco io con la lingua. Voglio i tuoi schizzi, coprimi con le gocce del tuo piacere. Amore di mamma guardami come godo! Ho raggiunto un orgasmo che mi ha svuotato, ho goduto con il suo nome morirmi tra le labbra!!! Sconvolta mi sono ricomposta in fretta, ho spento tutto, ho buttato in lavatrice il boxer unendolo al mio slip intriso dei miei succhi, vergognandomi di quanto appena successo e, specialmente, dei mie pensieri in quei minuti di solitario piacere.
- Tesoro perché vergognarsi per un amore che sta crescendo...devi solo volerlo!
Nei successivi giorni il suo silenzio (ma costante presenza tra noi) ai diversi nostri pensieri, tutti letti ma non riscontrati. Sintetizziamo noi quei lunghi giorni nei quali, lentamente, quella metamorfosi stava concretizzandosi.
In casa non uno strano sguardo, nessuna particolare intonazione nella voce, nessuna domanda o atteggiamento che potessero darle dei segnali di reazione all’invadenza del suo accesso all’erotico privato mondo del figlio .
Ma cresce sempre più forte il desiderio di guardare ciò che guarda il suo ragazzo. Ogni volta che è sola in casa combatte con se stessa, cerca di reagire ma inutilmente a quei pensieri che, subdoli, crescono e quella fantasia indebolirla. Pochi secondi e lo stesso rituale: pc, video amatoriali e mano tra le cosce, sentire (cercare) l’odore del suo piacere. Non solo non riesce a smettere in fondo non vuole e, suo malgrado, prende atto che il figlio sta, prepotentemente, entrando in quella sua fantasia che ha mutuato dai suoi video. Ogni volta che nella fantasia il figlio gode, gode anche lei…
Sino a concederci una sua lunga confessione:
- Ho appena scoperto che quella cartella sulla sua pennetta ha cambiato titolo - MAMME E FIGLIO - Le anonime belle, porche, quarantenni, sono diventate tutte mamme: che sorprendono i figli nudi, ed eccitati, masturbarsi sotto la doccia; che toccano i cazzi eretti di quelli che devono rappresentare il loro più grande amore; che spompinano i propri giovani ragazzi; che si fanno scopare da chi hanno messo al mondo. Subito un pensiero, con il cuore in gola che batteva forte: Sono stata scoperta? O è solo una nuova provocante fantasia, tra le tante, di mio figlio? In fondo ci stiamo regalando solitari orgasmi condividendo le stesse perversioni. Ognuno da solo, nell’intimità della propria stanza.
Immediata la nostra provocazione:
- Il tuo ragazzo vuole di più! Cerca, trova nella cesta i suoi slip, saranno sicuramente umidi, ancora caldi, pensa con quale parte intima sono state in contatto.
- Mi state spingendo a fare cose assurde. Questo gioco è durato troppo, un gioco che non avrei mai dovuto iniziare. Non posso continuare così.
I primi dubbi assalirla, capire che qualcosa di irreparabile stava per succedere e non sapere come opporsi! Nel recepire un primo segnale di debolezza, l’ennesima nostra provocazione
- Amore è un gioco che ti vede protagonista. Puoi interromperlo quando vuoi. Capiremo! Ma se resti sappi che vogliamo farti godere, e noi farlo con te per, poi, raccontare la tua storia...
La reazione alla nostra sfida tutta nello sparire del suo profilo dal sito. Una lungo mese di assenza! Poi riapparire con una intrigante immagini ad arricchire il suo profilo e, finalmente un primo, tangibile, segnale di morbosa accondiscendenza:
- Voglio provare. Devo provare. È forte il mio desiderio di sapere.
- Solo un consiglio: fallo solo se consapevole, poi, ti sarà difficile tornare indietro, il tuo futuro ti cambierà la vita....
È bastato un solo giorno!
- Stamattina, rapida la sua doccia, uscito ho recuperato i suoi boxer. Si! Volevo sentire quel suo forte odore di uomo... Accovacciata su me stessa, ancora in vestaglia, le labbra hanno risalito virtualmente l’asta terminando dove aveva poggiato la cappella. Ho annusato a pieni polmoni l’odore dì cazzo. Sono impazzita. La sua essenza di uomo mi ha sconvolta provocandomi un’eccitazione immediata. Mi sono sentita porca e perversa, maiala e troia. Mi sono masturbata con ferocia, ho goduto seduta sul bordo della vasca con nei miei pensieri la sua figura di giovane, eccitato, maschio che prendeva forma davanti a me che mi guardava! Un orgasmo che si è diffuso nel mio intimo indumento e, volutamente, ho unito al suo il mio intenso odore di femmina riscoprendo il mio vero essere: femmina focosa, calda, provocante ed eccitante porca! A scuola per tutto il giorno una sola domanda sconvolgermi: avrebbe stretto in mano lo slip bagnato dalla fica di sua madre?…
- Il tuo essere una grande, splendida, porca è un tuo (nostro) segreto, adesso fallo diventare anche il suo!
- Ma come? Una cosa sono le solite fantasie, ormai accettate, coltivate, cercate. Forse condivise un’altra è trasformarle in realtà. Devo provocarlo? E poi? E se mi aggredisse?Insultasse? Denigrasse? Preferisco lasciare così le cose, ognuno custodisca come può i propri segreti, consapevole che non è possibile andare oltre....
Quei tanti puntini sinonimo del crescere di un, sempre, più forte desiderio: essere davanti a suo figlio mentre si da piacere, con il crescere della convinzione che, lui, veramente desidera vederla godere. Un pensiero fisso, sempre lo stesso. E la cosa la sta sconvolgendo. Sa di essere oltre il lecito anche se è solo una fantasia.
- Dedicagli il tuo piacere. Materializza quel tuo desiderio di immortalarti mentre godi. Immagina di farti vedere vestita solo di una preziosa lingerie, sdraiata in pose erotiche, invitalo a guardarti, ad apprezzare l’essenza del tuo corpo. Lasciati baciare, offriti a lui, dagli amore, sesso, lussuria. Sai che è quello che vuole, che vuoi!
- Mi state uccidendo... Una madre può far la zoccola davanti al figlio? È una buona cosa? Sto impazzendo, quando mi prende la frenesia non capisco più niente!
Abbiamo subito approfittato della sua debolezza incentivando quella sua confessata voglia di essere attrice di video porno:
- Appoggia lo smartphone alla testiera del letto, resta solo con il tuo intimo, scegli quello più intrigante, sdraiati e inizia a toccarti. Riprendi il tuo piacere ad occhi chiusi, vedrai il suo corpo prendere forma accanto al tuo ....
Solo un paio di giorni e
- Si è quello che ho fatto!La voglia di godere mi ha dato coraggio. Ho tolto gli anelli, l’orologio, il braccialetto e indossato una raffinato perizoma acquistato qualche mese fa e lasciato in fondo ad un cassetto. Finito ho scaricato il filmato sul mio pc, modificato il video, tagliato, opacizzato, ombreggiato per evitare che anche da un solo fotogramma si potesse risalire a me o alla mia camera da letto. Solo cinque minuti senza sonoro, Gambe spalancate e in alto, il primo piano delle mie mani che lentamente percorrono un corpo in fermento, che piano scopano i miei buchetti e poi muoversi veloci sul clitoride. Una eccitazione salire come non mai al solo pensiero che avrebbe potuto vedere quanto era brava (porca) sua madre. Colavo di eccitazione. Altro che un video registrato chissà dove, chissà quando. Nella camera accanto alla sua c’è la sua calda milf tutta da guardare. Mi spalmavo gli umori sulle labbra, sul culo, mi toccavo il buchetto facendo entrare sempre più il dito indice. Volevo godere anche con il culo. E allora dentro anche il medio. Mano sul clitoride a mille. Volevo essere inculata, sfondata, riempita di calda sborra… un orgasmo pazzesco, devastante, mai vissuto con la stessa intensità. E di nuovo il suo nome, stavolta, chiaramente scandito! . Rivedermi mi ha dato brividi che avevo perso.
- Sei stata grande! Ora dai a tutti noi il piacere di ammirarti. Posta quei tuoi intimi minuti di pura esaltazione sessuale sul “Palco delle Esibizioniste... ed aspetta...vedrai ti dedicherà il suo immenso piacere...
- Non credo di avere il coraggio di farlo. Ne ho paura! So di sbagliare!!! Per ora le cose procedono perché ognuno custodisce come può i propri segreti. Entrambi sappiamo (ci manca la forza di ammetterlo, di parlarne) ma da lì a trasformarli in realtà…
Ed invece... Solo una settimana e, sul sito il suo video con il titolo - Mamma troia si esibisce per il figlio.- e un pensiero - Sono la donna della porta accanto, la mamma dei tuoi sogni, la porcona che sa come, e vuole, farti godere.
Confessarci poi i suoi mille pensieri, le tante riflessione ed una sola preoccupazione: quale reazione a quel suo video. L’intenzione di cancellarlo sopraffatta dalla voglia di sapere (ormai la frittata era fatta). Ogni giorno a controllare quel suo pc. Per oltre una settimana niente! Niente di niente. Le era frustrante e anche umiliante. In compenso molte le visualizzazioni al suo video, tanti i commenti (anche volgari) di apprezzamenti.
Paralizzata, offesa ma anche euforica nel prendere atto che, per tanti figli è “Una superlativa maiala!”
- Bingo! L’ultimo video visto è il mio. Rapida ho cercato il suo commento alla mi pornoesibizione - La mamma troia dei miei sogni -. In quei miei 5 minuti, non ero più la sua mamma ma il gran puttanone dei suoi sogni. Poi cercarmi nella sua cartella diventata solo - MAMMA - dentro solo due video, il mio e il mio ripreso con accanto, in primo piano, un mano che stringe un signor cazzo eretto avvolto in un intimo indumento. Lui proprietario di una e io dell’altro. Il porco mi ha dedicato il suo di video. Ho sussultato, sconvolta! Io ho reso pubblico (per lui, e non solo) il mio essere la zoccola che sogna, che si tocca e si scopa guardandolo e in quel suo video il suo apprezzamento. Mi sono data della stupida per la stessa cosa che ho fatto io a lui. Cretina! Gli ho insegnato io questo gioco del cazzo. Intanto quel dritto cazzo mi sta facendo impazzire! Inutile ogni tentativo di scacciare zozzi pensieri. Il mio lato razionale mi dava della “pazza”, il corpo chiedeva ancora. Un pensiero obbligato dal mio bisogno di dare piacere al mio corpo, di godere di intime emozioni, dal desiderio di un cazzo davanti a me pronto a soddisfarmi.
Lasciamo a lei raccontare le sue emozioni, il suo piacere, i suoi orgasmi.
- Replay! Di nuovo il video della sua sega. Intriganti minuti concludersi con potenti schizzi che uscivano dalla cappella rossa per riempire il mio slip. Una violenta scossa nel prendere contezza che aveva sborrato con il suo cazzo avvolto dalla umida fica di sua madre, guardandomi godere. Sparite le esibizioniste troie. Solo io l’avevo fatto godere! Mio figlio era venuto in quel mio slip annusando l’odore del mio piacere. Ero felice, stranamente euforica, eccitata e orgogliosa. Sì, mi ha eccitato vedere mio figlio toccarsi, godere e regalarmi il suo piacere. Poi subito alla ricerca del mio slip, volevo l’odore del suo seme. In bagno ben in evidenza, con il suo annodato sopra. L’ennesimo segnale! Presi e di nuovo in camera. Volevo godere insieme al mio bambino rappresentato da un fermo immagine sullo schermo. La mano su quel bel cazzo! Sentivo il suo odore ed ero felice. Ho acominciato a giocare con duri capezzoli da sopra la maglietta. Li ho stretti con forza per aumentare l’eccitazione. Sei una troia, smettila, diceva una voce nella testa. Toccati e godi insieme a lui chiedeva, con sempre più insistenza il corpo. Ancora un replay. E poi di nuovo. Non sono riuscita a trattenermi. Chiusi gli occhi poggiando sul viso il suo boxer, in un punto in cui tracce di sperma e naso coincidevano. Perso ogni freno inibitore ho cominciato a desiderare con insano ardore il bel cazzo di mio figlio. Cresceva la voglia di toccarlo, baciarlo. Il mio respiro salire ed i miei pensieri stravolgermi parlando alla sua eterea presenza: guarda come si tocca la troia di tua madre, sai mi piace immaginare di farmi sbattere da te. Volevo mi sentisse. Toccati e godi anche tu. Anzi, vieni e fallo davanti a me. Sporcami!Una pazza furiosa, persa in una solitaria perversione!!! Mi sono toccata tutta, ogni zona del mio corpo immaginando le mie mani stringere il giovane suo forte cazzo. Mi sono masturbata, scopata con una energia nuova, sapere che stavo consumando quel gesto immaginando la sua stessa cosa a pochi metri di distanza mi ha turbato ed eccitato coma mai. Seguire i suoi potenti schizzi e non fermarmi, sentire l’orgasmo che monta in me e voler godere. Nella mia testa lui era in ginocchio davanti a me, volevo che vedesse le cosce spalancate, la calda fica di sua madre, le dita che mi scopano e i seni che si muovono. Immaginarlo accanto a me, toccarsi davanti a me. Mentalmente pensavo che avrei potuto allungare una mano sul suo cazzo, con amorevole innocenza carezzarlo, e poi portarlo su, verso la bocca. immaginare gli schizzi di sperma che mi bagnavano la pancia, la stessa che lo aveva accolto e da cui era nato, che mi sporcavano i seni, quelli che lo hanno nutrito e immaginare il suo sapore. Urlando il suo nome ho goduto. Lunghi minuti per tornare presente. Lottare tra fantasia e realtà, chiedermi quale è il limite tra giusto e sbagliato, e sentire l’aria attorno a me muoversi, percepire la sua presenza in camera. Di nuovo un sussulto, violento intenso, di quelli che tagliano il respiro. Non mi importava se era lì, e se, e come, mi avesse spiata. Anzi meglio! Lo sentivo, mi era accanto, percepivo, chiaramente, il suo lungo respiro. Solo un attimo per determinarmi, tenere gli occhi chiusi, alzare il bacino, allargare le gambe ed offrirmi lasciva a lui. A fil di voce implorarlo: “Guardami!” Un brivido indebolirmi al contatto delle sue labbra poggiarsi su un seno, spostarsi sull’altro ed io sussurrare “Stringilo... succhialo...” Bellissimo il suo affannoso respiro su di me. Ancor più eccitante sentire il seno stringersi tra timide mani, sconvolgermi al suo leccarmi i capezzoli, succhiarli con impeto, la lingua tormentarli. Una sensazione ancora più incredibile quando una sua mano lenta è scivolata tra le gambe, carezze delicate provocarmi dolci sensazioni di piacere. Le dita insinuarsi nell’intimo taglio, giocare con il mio pelo folto, entrare decisamente nella fica. Intensi e ripetuti i miei sussulti mi spingono ad aprire gli occhi. Ansimo nel vedere la sua mano impugnare forte il mio agognato cazzo, lo mena alla grande con gemiti profondi. Cazzo che bello! Cazzo che meraviglia!… Quella sua splendida asta era lì, dritta e vogliosa davanti a me. Un turbinio di emozioni e fantasia fondersi. “Oddio!” Libero un lungo gemiti pervaso di amore incontrollato, un sospiro intenso e, subito, godo di un nuovo orgasmo che definire esplosivo è solo riduttivo.
Credevamo finisse li la sua eccitante emozione. Invece!...
- Nessuna intenzione di fermarmi! Alcuna vergogna, quale pudore. Allungo la mano per toccarlo, per sentirlo duro e dritto. Lo accarezzo, lenta amorevole, prima con la punta delle dita lungo tutta l’asta fino alle palle, poi nel palmo, delicatamente, dandogli qualche leggera strizzata. Assalirmi la voglia di masturbarlo, il desiderio di vederlo godere. Lo faccio lentamente. Si porta le dita, che sono entrate in me, in bocca. Le succhia con gli occhi fissi nei miei, sfacciato li porta sulle mie labbra chiuse, spinge, vuole che assaggi la mia eccitazione. Ancora più sfrontato possiede ancora il mio corpo. Raccoglie ancora il mio piacere, e se ne bea. “Ti piace?” “Sì... mamma mi fai morire...”. Amore io voglio morire del tuo sapore. Non interrompo il movimento della mia mano. Ho la rossa cappella davanti. Voglio sentirmi gli schizzi del suo piacermi addosso. “Sborrami. Sporcarmi del tuo piacere.” Meno quasi furiosa, accelero ai suoi tremori. Aspetto! Arriva!! Si quel suo seme tanto desiderato atterra sul mio corpo, sulla labbra, sul mio procace seno. Cerco con la lingua di recuperare le gocce più vicino alla bocca, ma è lui che favorisce il mio desiderio. Il dito sul viso spinge lo sperma sulle labbra aperte, lo infila dentro. Succhio quel dito intriso di sborra, lo ciuccio come il pompino che non ho il coraggio di iniziare. “Ti piace?” Con tutto il coraggio del mio fare “Mamma... ti prego... fammi una pompa!” Amorevole nella sua volgarità!!! Sposto le mani, sollevo il capo, accolgo in bocca solo la gonfia cappella, so che reclama i miei favori. Assaporo ogni traccia dell’orgasmo presente. Anche se, ancora, non sto facendo un pompino a mio figlio beh, certamente gli sto succhiando il pisello. È, veramente, alto il gusto del peccato! Un unico desiderio assalirmi farmi scopare, sbattere, farlo sborrare sul mio corpo, sul viso, sulle tette, mentre lo prendo in bocca e, con una nuova passione, comincio a succhiare ....
Il seguito nei 13 minuti di peccaminose, sue, riprese carpite dal figlio e presenti solo sul suo profilo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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